Campiglia Marittima: cosa vedere
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Dagli Etruschi ad oggi: una storia antica nel cuore della Toscana
Posta sulla sommità di un colle nella Val di Cornia, Campiglia Marittima domina col suo sguardo l’intera Costa degli Etruschi, che docile si adagia sul suo materno sguardo.
Borgo dalle origini antiche, sorse nei tempi in cui queste terre erano abitate dagli etruschi e che fecero di questo lembo di terra un importante avamposto minerario e commerciale.
Nei suoi dintorni, infatti, vi erano presenti giacimenti minerari preziosissimi, che ai tempi coprivano il fabbisogno di rame, piombo argentifero, ferro e marmo.
Un avamposto che nel tempo crebbe, finché nel medioevo non sorsero le mura che cinsero e delimitarono i confini del borgo, proteggendone al contempo le botteghe, le locande e il Palazzo Pretorio,
orgoglio dei podestà che nei tempi si succedettero a imprimere il dominio di Firenze sul territorio.
Viaggio nei dintorni del borgo
Le location interessanti da visitare non si contano, in quello che distrattamente può sembrare non più che un piccolo borgo – di nemmeno 15mila anime – nel comune di Livorno.
Oltre le fila della cinta muraria di Campiglia Marittima, andando verso nord, possiamo ammirare il Parco Archeominerario di San Silvestro, un parco museale fondamentale se si vogliono conoscere gli usi e i lavori di un’epoca a noi così distante come quella etrusca.
Il Parco fornisce, inoltre, delle viste panoramiche davvero mozzafiato, che sembrano opere rinascimentali rubate ai migliori artisti del ‘400 e che permettono di ammirare la Costa degli Etruschi nella sua interezza da una parte e le campagne toscane e che si stagliano a perdita d’occhio dall’altra.
Tutt’attorno al borgo si spandono alcuni dei vigneti e degli uliveti più rinomati e prestigiosi d’Italia, in questa che è una delle terre più feconde d’Italia e che, dalla frazione Venturina, origina le calde acque che alimentano le famose Terme di Caldana.