Buca delle Fate, Toscana
Residence Poggio all’Agnello Sport & Active Holidays
La spiaggia della Buca delle Fate: come arrivare e consigli
Nel cuore del Golfo di Baratti vi è una piccola baia, una caletta di grigi ciottoli che porta a una scogliera di roccia che si affaccia a picco sul mare. Un incanto perso nel tempo, dove il vento che ti sconvolge l’anima si perde sul Mediterraneo e dove poter godere di un punto panoramico privilegiato che ci farà godere lo spettacolo dei tramonti che si tuffano nel mare antico.
La spiagge della Buca delle Fate a pochi passi da Poggio all’Agnello
Il Resort Poggio all’Agnello si trova a poca distanza dal mare e dalla Buca delle Fate. Solo alcuni km separano il nostro Resort da questa riservata e unica caletta sul mare. Per chi proviene da nord, la superstrada SS1 Aurelia è la via più comoda: si esce a San Vincenzo e poi si prosegue costeggiando il Parco Costiero di Rimigliano, lungo la strada provinciale della Principessa.
Come raggiungere la Buca delle Fate
Per raggiungere la Buca delle Fate vi consigliamo di superare il porto di Baratti e continuare verso Populonia, superare la Necropoli e a circa 1,5 chilometri dall’abitato, sulla sinistra troverete un parcheggio dove lasciare la vostra auto o il vostro scooter. Si tratta di una strada sterrata con parcheggio tra gli alberi e la vegetazione della macchia mediterranea.
Dal parcheggio trovate subito le indicazione del sentiero che porta al mare e alla caletta. Il sentiero è il n. 301. Non è particolarmente scosceso anche se è un po’ lungo da percorrere a piedi. Vi consigliamo scarpe comode e un po’ di pazienza che sarà ripagata dal mare stupendo che troverete dopo circa 15 minuti di cammino.
Questa baia, dall’evocativo nome Buca delle Fate, si trova a mezza strada tra Piombino e Populonia, ed è facilmente raggiungibile passando dalla cala Moresca.
La baia delle Fate è conosciuta con questo nome per via della presenza delle tombe etrusche presenti nelle rocce circostanti, ma leggenda vuole che la spiegazione sia un’altra.
La leggenda della Buca delle Fate
Secondo i racconti che si tramandano dalla notte dei tempi, i pescatori della zona passando per il golfo di Baratti si perdevano nei canti soavi di fanciulle che affioravano dall’acqua per poi scomparire magicamente.
Queste apparizioni duravano poco, troppo poco, e i pescatori ammaliati continuavano a tornare.
Valerio era un pescatore della zona, uno che non riusciva a credere a quelle dicerie. Perciò si inoltrò da solo nella zona, ma un vortice lo inabissò con la barca.
Ripresosi, si ritrovò in una galleria sottomarina, tra giardini di coralli e conchiglie.
La sua attenzione venne attirata da piccole sirene che giocavano al suo interno, e inseguendole non riuscì più a tornare indietro.
La sua fidanzata, Mariuccia, disperata, pianse tanto in riva al mare. Così tanto che un delfino le si avvicinò a consolarla, e le lacrime della ragazza – rimaste tra le pinne dell’animale – divennero gioielli che una sirena desiderò avere appena li vide.
Fu così che il delfino barattò i gioielli con la liberazione del ragazzo, che poté tornare dalla sua Mariuccia.