Golfo di Baratti, Toscana
Le spiagge e il mare
Residence Poggio all’Agnello
Un’insenatura che ospita la spiaggia di Baratti e che ruba il cuore ai viaggiatori
Chi decide di trascorre le vacanze nella Costa degli Etruschi non può non fermarsi ad ammirare il Golfo di Baratti e passeggiare sulla morbida sabbia delle sue spiagge.
Incastonato nelle coste che vedono spegnersi il Mar Ligure e nascere il Mar Tirreno, a nord del promontorio di Piombino, il Golfo ospita l’omonima spiaggia, contraddistinta da una sabbia dorata e l’arenile dalle tonalità ambrate. Tonalità accese, dovute all’antica arte della lavorazione del ferro da parte delle popolazioni etrusche che abitavano il territorio. I sedimenti naturali, infatti, depositatesi nell’arenile, rendono la spiaggia inconfondibile.
Dal Resort Poggio all’Agnello il Golfo di Baratti è raggiungibile in appena 7 minuti di bicicletta, percorrendo uno dei contesti naturalistici con spiagge tra i più splendenti della Toscana.
Un caleidoscopio che parte dall’ambra per arrivare al verde
La spiaggia di Baratti è una delle più belle spiagge della Costa degli Etruschi e sicuramente la più estesa nella parte centro-settentrionale, tende a ridursi andando verso sud, per sparire ai piedi del promontorio di Piombino.
Essa è incorniciata da una secolare pineta, caratterizzata da pini marittimi e domestici, che allietano dal caldo nelle giornate estive. Queste pinete trovano interruzione in vari punti per dare spazio all’antica necropoli etrusca, mentre nel resto dell’area ospitano una vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Nella prossimità del porto di Baratti la pineta si dona ad altri tipi di vegetazione, tipica del territorio, per spegnersi definitivamente alle pendici del promontorio.
Il porto nel Golfo di Baratti, tra presente e passato
A Baratti è presente, come detto, un piccolo porticciolo molto suggestivo, un piccolo gioiello per i turisti e che ospita svariati piccoli natanti privati.
In passato, però, quello che adesso è un porto pressoché panoramico era invece un viatico di scambio tra i più importanti e rinomati della civiltà etrusca, per poter commerciare con le varie popolazioni del Mediterraneo.
Oltre all’attività molto più frenetica, inoltre, era anche ben diversa la posizione geografica: infatti il mare, nel corso dei secoli, ha eroso gran parte della spiaggia presente nel golfo di Baratti, arrivando a sommergere gli antichi resti del porto, che era sito 50 metri oltre l’attuale posizione e che ora riposa placido nel fondo del mar Ligure.
Il Golfo di Baratti nella storia
Approdo sul mare unico nel suo genere, quest’insenatura ha visto la nascita e la crescita dell’insediamento di Populonia e dei suoi villaggi più prossimi. All’epoca in cui gli etruschi dominavano questi appezzamenti di terra, erano i maggiori produttori di materiali minerari del tempo. La produzione e la lavorazione del ferro, infatti, ha rappresentato per secoli il fiore all’occhiello e la maggiore fonte di sostentamento delle popolazioni indigene, tanto da caratterizzarne il territorio. Dando alla spiaggia del golfo, infatti, il caratteristico colore ambrato, figlio delle scorie della lavorazione del ferro che si sono pian piano mescolate alla sabbia.
L’entroterra del Golfo di Baratti
A incorniciare questa incantevole insenatura ci pensa una pineta ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea e di centinaia di pini marittimi che, nei loro anfratti, celano gelosamente le adiacenti necropoli di Populonia. Reperti storici affascinanti, che testimoniano le antiche usanze di un popolo ormai lontano ma che, grazie a tutte le suppellettili e alle tombe splendidamente conservate, rivive ai nostri occhi come se il tempo si fosse fermato. Inoltre l’entroterra è costellato di bellissime cantine e parchi naturalistici da visitare, facilmente collegati a noi e raggiungibili in cinque minuti di pedalata.
Populonia e la Buca delle Fate
Altri meravigliosi luoghi potranno allietare il nostro soggiorno, primo tra tutti il piccolo porticciolo di Baratti, adesso adibito ai piccoli natanti. Ma che, immergendosi nelle acque del golfo offre, ben custodite dall’acqua, mirifiche tracce indelebili del porto che fu. Proseguendo sul promontorio di Piombino, si trova la stupenda Buca delle Fate. Una caletta intagliata nella pietra e fonte di affascinanti leggende ormai perse nei secoli, mentre a portata di bicicletta si può raggiungere il borgo medievale di Populonia, uno tra i più belli della Toscana e caratterizzato dall’omonimo parco archeologico.